L’arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus segna l’inizio di una nuova era. Dopo l’addio a Tudor, il tecnico toscano è chiamato a ridisegnare la squadra non solo dal punto di vista tattico, ma anche mentale. Ecco come potrebbe evolversi la Juve sotto la sua guida.
🛡️ Difesa: addio alla linea a tre?
Spalletti è noto per la sua flessibilità tattica, ma la sua predilezione per la difesa a quattro potrebbe mettere in discussione l’assetto a tre visto negli ultimi mesi. Con Bremer ancora in rosa, la transizione non sarà immediata, ma giocatori come Cambiaso e Kalulu sembrano perfetti per un ruolo da terzini puri. Anche Gatti, Kelly e Rugani offrono valide alternative per completare la linea.
🎯 Centrocampo: Koopmeiners come Perrotta
Il centrocampo potrebbe essere il reparto più trasformato. Spalletti sembra intenzionato a valorizzare Teun Koopmeiners in una posizione più avanzata, simile a quella che fu di Simone Perrotta nella Roma. Nel 4-2-3-1, l’olandese potrebbe agire alle spalle del centravanti, sfruttando meglio le sue doti di inserimento. Locatelli, Thuram e McKennie garantirebbero equilibrio, ma un regista puro resta una priorità per gennaio.
🔥 Attacco: Yildiz alla Kvara
Kenan Yildiz è uno dei talenti più promettenti della rosa, e Spalletti potrebbe utilizzarlo come esterno sinistro libero di accentrarsi, in stile Kvaratskhelia. Il tridente offensivo vedrebbe al centro uno tra David, Vlahovic o Openda, mentre sul lato opposto servirebbe un giocatore rapido e tecnico: Conceiçao è il nome più caldo, ma anche Zhegrova potrebbe ritagliarsi spazio.
🧠 Filosofia e mentalità
Oltre agli schemi, Spalletti porta con sé una filosofia di gioco proattiva e una forte attenzione alla crescita mentale dei suoi giocatori. La Juventus, reduce da stagioni altalenanti, potrebbe beneficiare di un approccio più strutturato e motivante.