Addio a San Siro: il futuro dello stadio di Milano prende forma tra emozione e innovazione



Dopo l’approvazione della vendita, Inter e Milan guardano al nuovo impianto: tempi, progetti e scenari per il cuore del calcio milanese.


Milano – È ufficiale: la storica area di San Siro cambia proprietari. Il Consiglio comunale di Milano ha approvato oggi, 29 settembre 2025, la delibera che sancisce la vendita dello stadio a Inter e Milan per 197 milioni di euro. Un passo storico che segna l’inizio di un nuovo capitolo per il calcio meneghino e per la città intera.

La decisione, agevolata dall’astensione di alcuni consiglieri, permette ora ai due club di pianificare la costruzione del nuovo stadio, un progetto ambizioso che promette di unire modernità e rispetto per la storia. L’impianto sorgerà nell’area dei parcheggi dell’attuale Meazza, mentre la struttura esistente sarà parzialmente demolita, preservando alcune sezioni iconiche come la curva Sud, che potrebbe diventare museo, spazi commerciali o uffici.

Secondo il cronoprogramma, i prossimi mesi saranno decisivi: entro il 10 novembre 2025, la vendita dovrà essere perfezionata. Fino a febbraio 2026, i club continueranno a giocare a San Siro, che ospiterà anche eventi di rilievo come la cerimonia dei Giochi Invernali. I lavori per il nuovo stadio dovrebbero partire nella prima metà del 2027, con l’obiettivo di completare l’intera struttura entro il 2031.

Dietro al progetto, gli studi di architettura Manica e Foster + Partners promettono un impianto all’avanguardia, che coniugherà funzionalità e estetica, includendo aree commerciali, ristoranti e hotel di lusso. Milano, città di storia e innovazione, si prepara così a un nuovo simbolo sportivo e culturale, destinato a diventare punto di riferimento internazionale.

L’emozione è palpabile tra i tifosi e i cittadini: San Siro non scomparirà del tutto, ma si trasformerà, lasciando spazio a una nuova era per il calcio milanese. Un addio nostalgico che si trasforma in un’opportunità di rinascita e innovazione.

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